Chi soffre di Disturbo di Dismorfismo Corporeo riferisce di provare grande preoccupazione, ansia e insoddisfazione relativamente ad un proprio difetto fisico, presunto o oggettivo che sia. In particolare, si nota che le preoccupazioni (e i pensieri e le emozioni relative), sono eccessive rispetto alla natura del problema. Tali difetti sono, in genere, trascurabili da parte di altre persone. La persona mette in atto comportamenti ripetitivi come guardarsi allo specchio, toccare la parte difettosa, ricercare rassicurazione ecc., o degli atteggiamenti mentali come pensieri ossessivi, costante confronto con gli altri, convinzione di essere osservato e giudicato ecc. La persistente preoccupazione interferisce significativamente con il normale svolgimento della vita quotidiana ed il forte stress causa ansia e calo del tono dell’umore.
Spesso, coloro che soffrono di tale disturbo, sono consapevoli di essere loro stessi ad attribuire eccessiva importanza al difetto fisico, ma non ne possono fare a meno. Questo solitamente riguarda il peso corporeo, una specifica parte del corpo come i fianchi o la pancia, ma anche vedere il proprio viso come troppo rotondo o i propri piedi come troppo lunghi.
Mi riguarda?
Rispondendo alle domande elencate, potrai comprendere meglio se il Disturbo di Dismorfismo Corporeo ti riguarda. In caso una o più delle seguenti risultassero affermative, potrebbe essere utile approfondire la situazione con un professionista:
- Sei preoccupato/a per uno o più difetti del tuo aspetto fisico che ritieni essere importanti per te, mentre per gli altri non lo sono?
- Questo ti limita in qualche area della tua vita (familiare, lavorativa, sociale…)?
- I tuoi problemi sono legati al peso? Se sì, prova a rispondere alle domande relative all’area alimentare.
- Pensi di avere un corpo troppo piccolo o non abbastanza muscoloso?
- Ritieni che le tue convinzioni siano decisamente vere o senti che potrebbero non esserlo?
Cosa fare?
La terapia Cognitivo Comportamentale si è dimostrata la più efficace per il trattamento del Dismorfismo Corporeo. Essa finalizzata a “desensibilizzare” il paziente nei confronti del difetto fisico che fino a quel momento era diventato il centro di pensieri continui. Il paziente imparerà a gestire situazioni che gli sembravano impossibili da affrontare, e a ridimensionare l’importanza del difetto estetico reale o immaginato di cui si sentiva prigioniero.
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