Internet fa ormai parte della vita quotidiana di milioni di persone. La possibilità di connettersi e navigare, attraverso diversi dispositivi elettronici, ha modificato profondamente le relazioni umane: da un lato ha migliorato la rapidità della comunicazione, del lavoro, dall’altro può impoverire la complessità relazionale propria della vita non virtuale. L’uso improprio della rete ha creato, nell’ultimo decennio, un numero sempre più crescente di dipendenze virtuali.
La vita trascorsa in internet può arrivare ad assorbire una quantità di tempo tale da condizionare la vita reale: si innescano così meccanismi patologici che condizionano pesantemente le relazioni sociali, la situazione finanziaria e la salute mentale delle persone coinvolte.
Vi sono tre fattori che stanno alla base delle Dipendenza da Internet:
Accessibilità: ovvero la facilità con cui oggi è possibile connettersi ad internet tramite pc, tablet, smartphone per ottenere una gratificazione rapida dei bisogni.
Controllo: l’elevato livello di controllo e di autodeterminazione che il soggetto può avere sulle attività online induce un potente senso di onnipotenza, che però è virtuale e non reale.
Eccitazione: l’enorme quantità di stimoli e di contenuti che si possono trovare in internet portano le persone a sperimentare elevati livelli di eccitabilità. (Young ACE pattern)
Le Dipendenze da Internet sono più frequenti in persone che presentano una fragilità emotiva di base. Si attivano in soggetti che vivono già difficoltà psicologiche come depressione, disturbi ossessivi-compulsivi, disturbi d’ansia. In queste persone l’uso di Internet viene vissuto come un tentativo di compensare le problematiche relazionali reali, o di evadere dalle difficoltà e dalla sofferenza emotiva.
Internet Addiction Disorder (I.A.D.) o Dipendenza da Internet
E’ un vero e proprio disturbo patologico, causato dall’abuso nell’utilizzo di Internet.
I principali sintomi che caratterizzano l’I.A.D. sono generici e possono essere riscontrati in tutte le Dipendenze da Internet:
- bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore navigando in rete per sentirsi soddisfatti;
- accedere alla rete per periodi più lunghi di quelli pianificati;
- incapacità di percepire e valutare i rischi derivata da un uso incontrollato di Internet
- impossibilità di interrompere volontariamente o controllare l’uso di Internet, anche sul lavoro;
- agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line dopo la sospensione o la diminuzione dell’uso della rete, sintomi tipici da astinenza;
- mentire a familiari o terapeuti riguardo l’uso di internet;
- continuare a utilizzare Internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici recati dalla rete;
- a livello fisico (emicrania, stress oculare, iper sudorazione, tachicardia, tensioni, crampi e/o dolori muscolari, a causa delle numerose ore passate davanti al computer, forte stanchezza);
- associazione ad altre tipologie di dipendenza connotate dall’utilizzo disfunzionale del web.
Vi sono tre tappe principali nello sviluppo dell’I.A.D.:
Tolleranza: attenzione continua e ossessiva verso gli strumenti tecnologici e la navigazione, controllo continuo della posta elettronica, permanenza prolungata nei social network o nelle chat.
Astinenza: nascono sensazioni di malessere, disagio, agitazione quando si è scollegati. Si rinuncia al sonno e si utilizza la rete per scopi personali anche durante l’attività lavorativa. Perdita del senso di confine tra il Sé reale e il Sé virtuale, sintomo che si accentua nei bambini e negli adolescenti.
“Craving” o tossicomania: bisogno compulsivo e irrefrenabile di connettersi. Quando non viene soddisfatto causa intensa sofferenza psichica e fisica, con fissazione del pensiero, malessere, rabbia, tensione, irritabilità, insonnia, ansia e nei casi più gravi sensazioni di derealizzazione. Si arriva a percepire il mondo reale come un ostacolo all’esercizio della propria illusoria onnipotenza virtuale.
Questi sintomi sono simili a quelli collegati all’abuso di sostanze e ad altre patologia come il gioco d’azzardo patologico, l’attività sessuale irrefrenabile (disturbi sessuali), lo shopping compulsivo e gli hoarding.
Esistono, inoltre, delle dipendenze specifiche legate all’uso di internet, che si sviluppano essenzialmente in due fasi:
Fase di osservazione ed esplorazione.
Legate a questa fase si possono instaurare fenomeni di tipo strettamente compulsivo:
- Net gaming come il Gioco d’azzardo online;
- MMORPG Addiction relative ai giochi di ruolo che utilizzano internet per dare la possibilità di giocare in simultanea con giocatori di tutto il mondo;
- Trading finanziario online;
- Shopping complusivo online;
- CyberPorn Addiction;
- l’Information overload Addiction o sovraccarico cognitivo, che inibisce le capacità di attenzione e la capacità critica di valutazione delle informazioni.
Fase relazionale/comunicativa.
In questa fase si possono attivare le dipendenze di tipo cyber-relazionale:
- Social Network Addiction
- Chat Addiction
- CyberSex Addiction.
COSA SI PUO’ FARE?
Per le persone che presentano tale sintomatologia, è consigliabile una terapia psicologica cognitivo-comportamentale specifica, volta alla gestione degli impulsi e dei comportamenti problematici.
Il Centro Moses offre la possibilità di intraprendere anche un percorso di Terapia Online. In base alla problematica rilevata, verrà discusso con il professionista la possibilità di proseguire il percorso online o dal vivo.