Le ferie sono piacevoli e ci permettono di staccare dalla routine quotidiana, ma non per tutti è così. Infatti, è in questo periodo che torna d’attualità un problema molto più frequente di quanto si possa credere: l’ansia da viaggio e l’ansia di lasciare la propria casa e le proprie abitudini.
Purtroppo, per molti staccare la spina significa entrare in un vortice di stress e agitazione, un’angoscia da collegare all’azione di partire e lasciare indietro la quotidianità oppure qualcuno di cui ci prendiamo cura.
Si potrebbe credere che tutto ricada in una paura dell’ignoto, dovuta al fatto che si sta partendo alla volta di posti sconosciuti e si sta abbandonando la routine, che in qualche modo ci rassicura e ci tutela. Ma questa spiegazione non è abbastanza soddisfacente nello spiegare il disagio che qualcuno prova nel partire e allontanarsi da casa.
Vediamo più nel dettaglio quali fattori intervengono in queste dinamiche e quale fobia potrebbe celarsi dietro l’ansia da partenza.
Ansia da partenza e Agorafobia
Secondo gli esperti, l’ansia da partenza può essere correlata all’Agorafobia.
L’Agorafobia è caratterizzata da paura o ansietà riguardo al trovarsi in situazioni o luoghi da cui non si può scappare facilmente o in cui si potrebbe non ricevere aiuto se si sviluppa un fenomeno di ansia molto intenso.
Allontanarsi dalla sicurezza della nostra casa, quindi, sembra aumentare il rischio di trovarsi involontariamente in una di queste situazioni e solo l’idea che questo possa accadere inizia fin da subito a rovinare l’attesa delle imminenti vacanze.
Un altro sintomo che caratterizza l’Agorafobia è la paura di allontanarsi anche dalle nostre figure di riferimento (marito, figli, genitori, ecc…) e passare un lungo lasso di tempo senza di loro al nostro fianco.
Gli stessi sintomi si ritrovano anche nell’ansia da partenza, più o meno espliciti ed intensi.
Inoltre, chi soffre di Agorafobia teme la vacanza perché lo porterebbe in un luogo lontano e diverso rispetto a quello abituale e conosciuto. In alcuni casi il timore è così destabilizzante che ci si preoccupa, durante la stessa organizzazione del viaggio, di capire se ci sarà qualcuno a cui poter chiedere aiuto nel caso ci si sentisse male.
Che si tratti di Agorafobia o di qualcos’altro, la paura di lasciare il conosciuto per addentrarsi nell’ignoto può arrivare a impedire la partenza e addirittura l’organizzazione del viaggio.
Quando l’ansia da partenza è tanto forte da insinuarsi nella nostra vita e impedirci di godere con serenità le tanto meritate vacanze, sarebbe opportuno rivolgersi ad un terapeuta che possa accompagnarci in un percorso volto a superare questa paura.
Come gestire l’ansia da partenza?
Partire per un viaggio può essere un momento molto stressante, soprattutto per chi soffre d’ansia da partenza. Se non si vuole rinunciare alla vacanza e provare a vincere la paura di allontanarsi, si possono seguire questi consigli, in preparazione all’allontanamento da casa.
Accettazione
L’ansia può essere davvero disturbante e non darci tregua. Cominciare a cambiare prospettiva su di essa e accettarla può essere un buon primo step.
Essere rilassato al 100% prima di un viaggio non è fattibile: anche chi non soffre di ansia da partenza, potrebbe trovarsi in situazioni poco piacevoli.
Proprio per questo, se siamo in difficoltà, cominciamo a vedere la nostra ansia non come qualcosa di irrazionale, ma come una caratteristica, che può raccontarci qualcosa su di noi, tenerci attivi, o segnalarci una difficoltà reale.
Gradualità
Se la sola idea di partire e allontanarci da casa ci mette angoscia, sicuramente prendere un aereo che ci porti dall’altra parte del mondo non è una buona idea.
Per questo, la gradualità all’interno del viaggio è necessaria per potersi abituare poco a poco alla distanza. Fissare delle soste lungo il percorso, programmare il soggiorno e conoscere in anticipo il luogo che visiteremo, magari in compagnia di amici e dei compagni di viaggio, sono ottimi stratagemmi che ci permettono di vivere con più serenità la partenza e la vacanza.
Tecniche di rilassamento
Oggi, esistono diverse pratiche di rilassamento davvero molto utili nel contrastare ansia e stress.
Una di queste è la respirazione diaframmatica: per effettuarla ci si deve concentrare sul proprio respiro “di pancia”, cercando di inspirare più aria possibile e espirare lentamente. Si ripete la respirazione tante volte quante ne sentiamo il bisogno; l’afflusso di ossigeno al cervello ci permette di riprendere il controllo e analizzare meglio ciò che ci circonda, evitando situazioni spiacevoli.
Un’altra pratica in grado di alleviare l’ansia da partenza è la mindfulness, che può, a lungo andare, diventare una sana abitudine e aiutarci concretamente a calmarci. La meditazione ci consente di rilassarci e di essere presenti nel qui e ora, abbandonando ansie e timori legati a scenari futuri che colleghiamo alla partenza.
Terapia specifica
Se l’ansia da partenza non ti abbandona e nessuno dei suggerimenti precedenti ti ha saputo aiutare, forse è il momento di affrontare la questione in un percorso di terapia.
Ci sono diverse tecniche offerte dalla psicoterapia moderna che possono intervenire sull’ansia e alleviarla; una di queste è il Neurofeedback.
Si tratta di una tecnica praticata anche dagli esperti del Centro Moses, calma il sistema nervoso centrale in modo che la persona possa imparare a gestirsi in modo sano. Da svariati anni il Neurofeedback si è dimostrato efficace e la sua invasività è talmente minima che affrontare un percorso del genere porta solo benefici.
Un viaggio imminente ti mette ansia?