Secondo i Centers for Disease Control and Prevention circa una donna su 10 negli Stati Uniti soffrirà di depressione e quest’ultima, secondo i ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università della California di San Diego, potrà estendersi ai loro figli influenzando negativamente il loro sviluppo cognitivo fino all’età di 16 anni.
I ricercatori hanno intervistato circa 900 bambini sani e le loro madri che vivono a Santiago, in Cile, a intervalli di cinque anni: dall’infanzia fino all’età di 16 anni. Hanno osservato, per ogni periodo di età, se le madri erano affettuose e responsive nei confronti dei loro bambini, e quante madri avevano fornito materiale didattico adatto all’età. Sono poi state valutate le abilità cognitive verbali dei bambini utilizzando test d’intelligenza (QI) standardizzati durante ciascuna valutazione, mentre le madri sono state testate per i sintomi della depressione.
“Abbiamo scoperto che le madri molto depresse non mostravano supporto emotivo né fornivano materiale didattico (come giocattoli e libri) per sostenere il loro bambino, tanto quanto le madri che non erano depresse. Questo, a sua volta, ha influenzato il QI del bambino all’età di 1, 5, 10 e 16 anni”, ha detto Patricia East, PhD, ricercatore presso il Dipartimento di Pediatria della UC San Diego School of Medicine. “Questi risultati parlano dell’effetto duraturo che la depressione ha sulla genitorialità di una madre e sullo sviluppo del suo bambino”.
Su una scala da uno a 19, il punteggio medio del QI verbale dei bambini all’età di 5 anni era di 7,64. In particolare, i bambini che avevano madri gravemente depresse sono risultati avere un punteggio medio di QI verbale di 7,30 rispetto a un punteggio di 7,78 nei bambini senza madri depresse.
“Anche se apparentemente piccole, le differenze nel QI da 7.78 a 7.30 sono molto significative in termini di abilità verbali e vocabolario dei bambini”, ha affermato East. Durante tutto il periodo di studio, almeno la metà delle madri era risultata essere depressa, di questa la maggior parte viveva diversi fattori di stress quali: scarsa istruzione, spesso vivevano con una famiglia allargata in piccole case affollate, etc.
Considerati i risultati dello studio, diventa fondamentale l’identificazione precoce, l’intervento e il trattamento della depressione materna, oltre che fornire risorse a mamme depresse sia per la gestione dei loro sintomi che per garantire ai loro figli di raggiungere il loro pieno potenziale.
Articolo tratto da http://neurosciencenews.com/mom-depression-child-iq-8820/