Molte persone nel corso della loro vita sperimentano eventi traumatici difficili da gestire, come una malattia, la morte violenta di un amico, di una persona cara, abusi, o l’essere coinvolti in gravi incidenti e eventi ambientali.
Il trauma psichico può essere definito come una lacerazione improvvisa, violenta ed imprevedibile dell’integrità personale: ci si sente estremamente vulnerabili e fragili dopo aver sperimentato un rischio concreto per la propria incolumità, o per quella di persone affettivamente vicine.
Alcune persone in seguito a esperienza traumatiche non riportano delle particolari conseguenze psicologiche, altre invece sviluppano dei sintomi da stress post traumatico, mentre il 9% mostra un vero e proprio Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD). Gli ultimi anni hanno visto una forte crescita della consapevolezza dello stress traumatico: inizialmente il PTSD era riservato ai veterani di guerra traumatizzati dalle esplosioni e dai conflitti armati, ora sta rapidamente emergendo come un disturbo diffuso in tutta la popolazione.
Il PTSD è un disturbo serio e invalidante, quando a seguito di un trauma la persona inizia a soffrire di PTSD subentra l’incapacità integrare l’esperienza traumatica con la propria esperienza di vita. I soggetti con PTSD rimangono incastrati nel ricordo terrificante del trauma e sono incapaci di concentrarsi sul presente.
Il disturbo è caratterizzato dalla continua intrusione di ricordi dolorosi a cui segue una forte attivazione fisiologica:
- ansia
- agitazione e nervosismo
- tristezza e senso di colpa
- incubi notturni
- sforzi per impedire il ricordo traumatico.
- I ricordi possono essere improvvisi e intrusivi e la persona inizia ad evitare tutto ciò che può riportarlo al trauma. Questo però crea ad un progressivo peggioramento dei sintomi.
Le conseguenze dell’evento traumatico dipendono dalla durata, dalla natura, dall’intensità dell’evento e dal particolare momento di vita della persona. La comparsa di questi sintomi dipenderà anche dalla capacità di adattamento del soggetto, denominata resilienza. Quando la persona non riesce a dare un significato al trauma all’interno della propria storia personale, rimarrà una sorta di ferita aperta nella mente e nel vissuto emotivo, con conseguenze che possono essere anche serie e invalidanti.
Negli ultimi dieci anni la psicologia ha condotto numerosi studi su nuovi approcci e nuove terapie per il trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress. Alcuni approcci si stanno rivelando efficaci, con buoni risultati sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista del miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
Queste tecniche sono:
EMDR – Eye Movement Desensitization and Reprocessing
NET – Terapia dell’Esposizione Narrativa
BEPP – Brief Eclectic Psychotherapy
CBCT – Terapia Cognitivo Comportamentale Congiunta per il trattamento in coppia
TF CBT – Trauma Focused Cognitive Behavioral Therapy